Chatbot - Perchè non piacciono?

Chatbot – Perchè non piacciono? Perchè ancora oggi c’è tanta diffidenza da parte del consumatore italiano verso l’avanzare dell’assistente virtuale?
Un recente sondaggio condotto da Trustpilot, community di recensioni, ha evidenziato il 50,1% degli italiani non si fida dei Chatbot ed il 13,9% di questo cinquanta preferisce rivolgersi altrove invece di effettuare acquisti che si avvalgono di assistenti virtuali. Ancora più forte la sensazione degli italiani che il Chatbot non potrà mai sostituire l’assistenza tradizionale (73,2%).
Ma perchè tutta questa diffidenza? Forse la risposta sta in quella fetta di italiani (21,9%) che si ritiene soddisfatto dell’esperienza ricevuta durante la fase di acquisto. A fronte di questa piccola fetta ci sono 4 italiani su 5 che non ritengono soddisfatti, ed è li che dobbiamo trovare le risposte alla domanda iniziale, Chatbot – perchè non piacciono?

Con l’avvento della tecnologia che ha permesso lo sviluppo degli assistenti virtuali c’è stata la corsa alla creazione di Chatbot; in fondo nell’era della digitalizzazione vince chi arriva prima, ma il problema è un altro, ed è quello fondamentale.
Fatta la tecnologia Chatbot, resa possibile ed a disposizione di tutti, bisogna realizzare il proprio assistente virtuale e tante volte, troppo spesso, per essere i primi si dotano le aziende di veri e propri antiassistenti pieni di errori, logica e senza nessuna possibilità di dare al consumatore una esperienza utile e positiva.
Creare un assistente virtuale non è mettere 4 domande in fila e rispondere alle domande che “vengono in mente”, creare l’assistente virtuale è studiare il consumatore abituale del’azienda, partendo dai classici ambasciatori. Come fare? Magari partendo dalle due “fonti” più immediate:
– le mail ricevute in azienda
– messenger
e se l’azienda è dotata di un canale Whatsapp o Telegram, studiarle a fondo.
Oggi il perchè è semplice da trovare, oggi troppe aziende che vendono prodotti tecnologici pensano a gonfiare il proprio portafoglio senza dare al proprio cliente la giusta assistenza ed il giusto “studio” della creazione del Chatbot. Come puoi rendere performante un assistente virtuale senza crearne una strategia adeguata che risponda alle esigenze dei consumatori?
Avere un Chatbot, non significa dare un servizio sicuro ed efficente; realizzare con attenzione un chatbot significa dare quel servizio che soddisfi il cliente, altrimenti è facile trovarsi nella situazione di Dazn un anno fa. Fatta la tecnologia, non si è saputi rispondere all’esigenza dei clienti ed oggi, anche se tutte quelle problematiche sembrano risolte, Dazn resta una tv satellitare non affidabile.